DOCERE. Critiche nel mondo del Make-up: dimostrazione su mezzo viso o viso completo?
- carlabelloni

- 6 apr
- Tempo di lettura: 2 min
Aggiornamento: 9 giu

Nel mondo del trucco professionale e della formazione accademica, le metodologie di insegnamento sono spesso oggetto di dibattito. Tra le polemiche più ridondanti spicca quella riguardante l'approccio delle dimostrazioni pratiche: truccare mezzo viso o l'intero viso durante una lezione? Alcuni docenti truccatori criticano aspramente i colleghi che optano per la dimostrazione su mezzo viso, sostenendo che tale scelta trascuri aspetti fondamentali come l'armonia e la simmetria del makeup. Tuttavia, queste critiche sembrano rivelare più un desiderio di emergere e apparire prestigiosi che una reale competenza tecnica.
La logica dietro il mezzo viso
Truccare mezzo viso durante una dimostrazione, non è solo una scelta pedagogica, ma un approccio didattico mirato. Permette infatti di:
1. Ottimizzare il tempo per la pratica degli studenti: La dimostrazione su mezzo viso lascia agli allievi più tempo per applicare le tecniche apprese e confrontarsi con gli errori.
2. Focus sull'applicazione tecnica: Ogni gesto, prodotto e tecnica viene spiegato nel dettaglio, rendendo l'apprendimento mirato e meno dispersivo.
3. Gradualità nell'apprendimento: Il trucco professionale non si impara in un solo giorno, né truccando interamente un viso in ogni lezione. Ci sono make-up dove si procede per step, concentrandosi di volta in volta su occhi, sopracciglia, trucco labbra, fino a padroneggiare ogni aspetto.
Il vero obiettivo della formazione
La critica secondo cui truccare l'intero viso, conferirebbe maggiore prestigio alla dimostrazione tradisce un fraintendimento del concetto di apprendimento tecnico. Il make-up professionale non è una performance per stupire, ma un'abilità da costruire gradualmente. Sostenere che un viso completo durante una lezione sia sinonimo di qualità accademica equivale a illudere gli allievi, alimentando un'idea distorta del percorso formativo.
L'influenza dei social e la deriva superficiale
Oggi i social media hanno amplificato l'importanza dell'estetica a scapito della tecnica. Molti docenti, forse mossi dal bisogno di cavalcare trend e attirare attenzione, confondono la disciplina del make-up con una semplice ripetizione di tutorial o look virali. Questo approccio è fuorviante per gli studenti, che rischiano di credere che copiare un trend o osservare una dimostrazione "spettacolare" possa sostituire l'apprendimento tecnico e graduale.
Una critica che si ritorce contro
Criticare chi adotta un metodo didattico come la dimostrazione su mezzo viso, senza comprendere il valore pedagogico di questa scelta, mette in luce più limiti che competenze. Si rischia di trasmettere agli allievi messaggi fuorvianti, come l'idea che la spettacolarità valga più della tecnica o che il prestigio risieda in dettagli irrilevanti. Un buon docente dovrebbe invece concentrarsi sull'obiettivo principale: fornire strumenti concreti e di valore per costruire la professionalità degli allievi.
Il vero prestigio
Il vero prestigio nel make-up professionale non risiede nella dimostrazione su viso intero o mezzo viso, ma nella capacità del docente di trasmettere conoscenze tecniche solide e approcci pratici efficaci. Alimentare polemiche su questioni prive di rilevanza accademica non fa che minare la credibilità della formazione stessa. Un docente competente sa che il successo degli studenti si costruisce con metodo, pratica e dedizione, non con dimostrazioni "di scena".


